Lungo la strada avvistano un enorme drago nero che li sorvola e poi atterra vicino a loro. Un mezzelfo che si presenta come Folken “drago nero” (ha il marchio del drago nero su di lui) lo sta cavalcando e chiede a Dara di consegnargli le armi leggendarie in cui è racchiusa l’anima di Tiamat. Si rifiutano e lo affrontano, ma lo scontro si rivela molto difficile, soprattutto perchè lo stregone lasci al drago l’incombenza di tenerli occupati mentre lui cerca di portare via il martello da Nali.
Il nano viene posseduto mentalmente a più riprese, ma Dara riesce ad evocare un elefante che afferra il martello e lo rende al nano, che finalmente scatena la sua furia omicida.
Quello è solo il preludio di mali ancor peggiori che li stanno aspettando lungo il cammino. Proseguono verso i ghiacciai del sud e avvistano in lontananza una gigantesca scultura di un profilo nanico sul fianco di una montagna.
Ma oltre a questo vedono due ombre bianche alte nel cielo che piombano su di loro: due grandi draghi bianchi li affiancano e attaccano.
Le due creature tuttavia se la vedono molto brutta contro le palle di fuoco di Dara e i colpi infuocati di Lia e dopo poco a terra restano solo le loro carcasse bruciacchiate.