Entrano nella stanza della Guarigione e vengono trasportati in una sorta di ospedale, la clinica del dott. Hill, dove diversi spettri cercano di essere curati. Purtroppo le cure del dott. Hill sembrano sortire l’effetto opposto e gli spettri sono tormentati per questo.
I pazienti in cura sono:
-un matto
-un giudice
-un blasfemo
-un malato di cuore
-un medico
-un chimico
-un ottico
-il suonatore Jones

Dopo aver cercato a lungo in tutta la struttura e sconfitto i lfantasma del dott. Hill riescono a dare ad ognuno la cura giusta:
-un matto: aveva bisogno della sua enciclopedia per continuare a fare liberamente il matto
-un giudice: aveva bisogno di redimersi firmando la richiesta di assoluzione per il blasfemo
-un blasfemo: aveva bisogno della mela, simbolo dell’inganno degli dei verso gli uomini
-un malato di cuore: aveva bisogno del suo cuore malato e di farselo scoppiare per poter assaporare davvero la vita
-un medico: aveva bisogno di riavere il suo diploma di medicina e di essere considerato di nuovo un vero dottore
-un chimico: aveva bisogno del quadro dei due amanti per affidare la sua vita ad un gioco
-un ottico: aveva bisogno della fiala di LSD per immaginare altri mondi oltre a quelli a cui gli occhi sono abituati
-il suonatore Jones: aveva bisogno di una bottiglia di vino, per combattere le pene d’amore, l’avarizia e il bigottismo

Dopo aver finalmente curato tutti i pazienti compare un bardo che consegna loro una cetra su cui sono incise le parole “la faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero, non al denaro non all’amore nè al cielo”. Poggiano l’oggetto sulla statua che accetta il dono dicendo loro:
“Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo” (Joseph Heller)

Entrano nell’ultima stanza, quella del Sole, e si ritrovano sulla barca di un esploratore che guidato dalla torcia perenne di Pelor sta cercando nuovi mondi.
All’improvviso vengono attaccati da un Kraken che fa scorpacciata di marinai; prima Nali e poi Elwine finiscono in bocca al mostro, che cade sotto i colpi di Dashmil, Dara e Lia. Con l’ultimo sospiro il Kraken muore affondando in acqua, con il nano e lo gnomo che rischiano di affogare, ma Dashmil è lesto ad assicurare una cima all’albero maestro e salvare la vita dei compagni.
Nel trambusto il capitano corre a salvare le sue carte nautiche, ma Dashmil con molta astuzia intuisce che la fiammella a cui la statua si riferisce è il motivo stesso del viaggio e perciò porta in dono il diario di bordo.
Anche l’ultima prova è così superata:
“Se puoi tener duro su quella fiamma, grandi cose possono essere costruite attorno ad essa che sono forti e potenti e che possono cambiare il mondo… …tutto sorretto dalla più piccola idea” (Nick Cave)