Nali, ripresosi dalla compulsione magica, vede un gigante che sta correndo nella sua direzione e gli vola sopra chiedendosi da cosa stia scappando e notando anche delle ferite da gelo nel suo fianco. Il gigante, più per spavento che per altro, compie un grande salto e gli da una randellata, troppo poco per un nano così forte che mette ko il gigante in un attimo.
Tornato dai suoi compagni vede Dashmil che gli sta correndo incontro, mentre Lia attende il cadavere di Dara ed Elwine ne approfitta per fare “un giretto” nel covo de L’artiglio.
La chierica veglia sul corpo dell’amica e si riposa, preparandosi al rito per riportarla in vita.
Nel frattempo l’anima di Dara apre gli occhi in un luogo buio e tetro, dove per qualhce motivo sta camminando verso una grande imbarcazione sulla riva di un fiume sinistro. Vicino a lei riconosce quelli che erano i corpi di Malktagul e Moliksluegar, i draghi di Tiamat che avevano ucciso. Vede anche Xenja, suo fratello mezzo gigante e Folken, il mezzelfo col marchio del drago nero. Mentre si sta imbarcando insieme agli altri sente la voce amorevole di Lia che la richiama dall’aldilà mentre Folken davanti a lei le sta tendendo la mano. Dara guarda dritto davanti a sè, prende la mano di Folken e sale sulla barca.
Compiuto il rito Lia resta senza parole, eppure ha fatto tutto alla perfezione, come ha fatto le altre volte e come aveva visto fare. Perchè la sua compagna non è tornata in vita? E’ possibile che qualcosa abbia legato la sua anima nell’aldilà? Oppure… che non sia forse voluta tornare?
I dubbi attanagliano la mente della chierica, mentre Dashmil ispeziona le tracce lasciate dal corpo del gigante di cui gli ha parlato Nali. Nel decidere cosa fare mettono il corpo di Dara in una borsa conservante e seguono le tracce lasciate sul terreno da qualche tipo di cane enorme.
Ben presto scorgono quello che è un enorme lupo invernale, assolutamente insolito in quei luoghi. Come si avvicinano alla bestia una grande aquila scende minacciosa su di loro. Volano nuovamente dentro al covo e si apprestano ad affrontare l’aquila e il lupo armi in mano.
Dalla penombra dell’ingresso fa capolino un uomo magrolino, lunghi capelli bianchi, orecchie appuntite quasi come gli elfi e la pelle insolitamente scura, ma non tanto come quella dei drow. Dietro di lui, attento e guardindo, l’enorme lupo invernale.
Le presentazioni sono piuttosto fredde e rigide per la diffidenza verso questo mezzo drow, soprattutto da parte di Nali, ancora sconvolto per la perdita di Dara. Dashmil rompe il ghiaccio dichiarando di essere il gruppo delle Fiamme Vive. Il druido si presenta come Duman e parlando scoprono che anche lui è sulle tracce del gigante draconico di cui aveva parlato Mello.
Lia gli dice che stanno cercando un drago di rame che vive su quei monti e proprio poco tempo fa Duman ha visto questo drago e potrebbe aiuterli a trovarne la tana.
Suoni assordanti li costringono a chiudere in fretta i convenevoli, dato che dei troll e dei giganti sono entrati nella caverna. Nali li aspetta col martello in mano e viene confuso quando Duman si trasforma proprio in un troll. Il nano, a cui il mezzo drow proprio non sta simpatico, ha ancora meno simpatia per i troll e si getta con tutta la sua forza contro quello che crede il nemico. Freki, il fedele lupo di Duman, resta gravemente ferito e il druido corre al suo fianco per affrontare l’ultimo gigante, che cade sotto i suoi colpi.
Hanno qualche difficoltà a far calmare Nali, che ancora vede troll in giro e ancora ha sete di sangue, ma alla fine si calma, senza però perdere lo sguardo truce contro Duman.