Tornano verso la tomba di Bazhad Khrar e lungo la via trovano che all’accampamento c’è una rivolta degli orchi contro le progenie nere e sembra che gli orchi stanno avendo la meglio.
Cercano di tenersi lontano dallo scontro, ma lungo la strada vengono fermati da un capo orco di nome Koghtar che indossa come armaturo uno scudo con l’effige della casata di Nali.
Dashmil viene controllato da un ogre magi ma Dara e Lia danno man forte con palle di fuoco e colpi infuocati. I barbari avanzano e colpiscono duramente Nali, che fa infuriare Blaz rendendolo incapace di lanciare incantesimi.
Alla fine uccidono il gruppo di orchi e Nali scopre che quello è proprio lo scudo di suo padre.

Blaz teletrasporta tutti di nuovo al Grande Faro di Pelor. Kiria suggerisce che forse un modo per estirpare l’anima di Tiamat dalle due armi è quello di usare la pietra sacra che da luce al tempio, ma il suo potere potrebbe essere distruttivo. Come alternativa forse Galadìr, il re degli elfi, ha una soluzione.

Si avviano a cavallo verso il Reame Elfico facendo sosta da Glabriel. Inoltrati nella Grande Foresta vengono nuovamente accolti da Valyria che chiama le aquile per farli arrivare al più presto ad Obliund.
Galadìr propone di intercedere per loro con il dio degli elfi Corellon Larethian e in quei due giorni si informano sui draghi con i tomi presi nella biblioteca.

Galadìr li fa immergenre nella Sacra Fonte, che altro non è che un portale per raggiungere il piano di Arborea, dove vengono accolti da degli arconti lanterna. Si presentano davanti a loro un arconte segugio, un drago di bronzo enorme e un arconte tromba.
Il terreno si trasforma in un’arena e devono affrontare l’arconte segugio, che gli da molto filo da torcere, ma lo sconfiggono.
Hanno il tempo per riposarsi e il giorno dopo devono affrontare l’arconte tromba, che col suo suono melodioso li paralizza. Si trovano in grande affanno non potendo colpire la creatura volante, Dashmil utilizza le corde per afferrarlo e Nali pian piano lo tira giù.
Un intervento divino corre in loro aiuto che a fatica superano la prova.